Holy rain
‘Abbiamo fatto scendere dal cielo un’acqua benedetta, per mezzo della quale abbiamo fatto germogliare giardini e il grano delle messi’ queste parole, tratte da una sura del Corano, ben descrivono i giorni appena trascorsi. Una pioggia incessante cade su Dhaka durante il mese sacro del Ramadan. Per i musulmani l’acqua è qualcosa di sacro tanto che sempre nel Corano si legge: il Trono di Allah si librava sull’acqua”. Quest’anno l’Eid coincide con la rainy season e quindi questo periodo assume dei significati ancora più mistici.
Piove così forte che in poco tempo i vicoli di terra della capitale diventano dei fiumi dove i tuc tuc trovano difficoltà a muoversi, mentre i bambini continuano nei loro giochi di strada. Qualcuno a cricket altri a calcio, altri ancora s’inventano dei toys da far ‘volare’ nei rigagnoli; paradossalmente ci si schizza con una pistola ad acqua. E’ una pioggia calda che viene a rinfrescare i 40 gradi medi del mese di agosto. Qualcuno continua a vendere verdure al mercato, la fine del Ramadan si avvicina e il giorno di Eid si festeggia in famiglia. Finalmente si torna a cucinare e a mangiare durante il giorno. C’è chi cerca riparo sotto qualche tettoia in lamiera, chi invece lavora per proteggere la propria abitazione deviando il corso di pesanti strisce d’acqua, chi invece tenta di proteggersi con il classico ombrello. Un’auto non parte e lo spingere diventa un’altra occasione di divertimento. Delle oche si lavano le piume nelle pozze stradali mentre l’acqua continua a salire.
Per le strade di Dhaka la pioggia torrenziale è stata più un’occasione di gioco che un problema reale, non dimentichiamo però che nel sud del Bangladesh lo straripamento di fiumi ha causato centinaia di morti e migliaia di sfollati che hanno perso tutto. Ogni anno il periodo dei monsoni provoca allagamenti in tutto il sud est asiatico con disastri immani. L’acqua non è più ‘lo sputo degli angeli’ che benedice e purifica ma una calamità naturale dalla quale difendersi.
Buona luce
Vincenzo IANNICIELLO" rel="external nofollow">Vincenzo IANNICIELLO 25 Agosto 2012 at 07:50
Come al solito, i tuoi reportage sono come un bel libro che non vorresti smettere mai di leggere!!!
Edoardo" rel="external nofollow">Edoardo 25 Agosto 2012 at 08:04
Grazie Vincenzo, ho cercato di descrivere in immagini quell’acqua intensa a cui noi occidentali non siamo così abituati a vedere e vivere
Steve Emme 25 Agosto 2012 at 08:20
Magnifico lavoro, realistico….trasporta e immerge l’osservatore in quei luoghi e quei momenti.
Steve
Edoardo" rel="external nofollow">Edoardo 25 Agosto 2012 at 08:35
Grazie Steve, mi divertivo a raccontare quello che stavo vedendo…
Paolo Barrera 25 Agosto 2012 at 10:30
BN veramente di classe, mossi perfetti e racconto impeccabile. Un reportage veramente “immersivo”. Bravisimo
Edoardo" rel="external nofollow">Edoardo 25 Agosto 2012 at 10:49
Grazie Paolo, sono contento di essere riuscito in qualche modo a raccontare quello che ho visto…
Cristina Insinga" rel="external nofollow">Cristina Insinga 26 Agosto 2012 at 10:35
E come sempre non posso che farti i miei più sinceri complimenti. 🙂
Queste sono scene rare da vedere nel nostro paese, anche se negli ultimi anni, il clima e le precipitazioni stanno cominciando a cambiare, anche se spesso creano tantissimi danni.
Edoardo" rel="external nofollow">Edoardo 26 Agosto 2012 at 11:07
Grazie Cristina, è proprio l’ambiente e la gente a fare la differenza…