Visibilità e concorsi fotografici: POY 2011
Nel mondo dell’immagine oggi più che in passato la visibilità è molto importante, direi fondamentale. Alcuni anni fa era necessario farsi pubblicare qualche articolo cartaceo o, se avevi del buon materiale fotografico e trovavi un editore disposto a investire sul tuo nome, magari ti pubblicavano un libro. Qualche mostra, se eri molto fortunato [e bravo come Berengo Gardin], poteva essere utile per metterti in evidenza. Questi erano i mezzi a disposizione per far conoscere il tuo lavoro ed era, nel bene o nel male, il modo perché si parlasse dei tuoi scatti e del tuo approccio alla fotografia. Con l’avvento di internet e, ultimamente, con la diffusione dei social networks le cose sono molto cambiate. Il palcoscenico è passato da un numero più o meno contenuto di lettori – i libri fotografici avevano e hanno tutt’oggi delle tirature limitate – ai potenziali milioni di visitatori che si connettono alla rete. I costi si sono praticamente azzerati, le tempistiche nella produzione dei lavori sono in real time e la quantità di immagini da ‘offrire’ al mondo si è estesa senza un limite superiore. Tutto questo se da un lato ha permesso di diffondere le proprie opere senza dover necessariamente dipendere da terze persone – photoeditor, editori, giornalisti, galleristi – dall’altro siamo stati letteralmente invasi da un numero infinito d’immagini senza alcun controllo di qualità al punto che anche i buoni lavori si rischia vengano fagocitati dall’insieme indefinito di post, tag, foto ricordo, cartoline e quant’altro drammaticamente comunque chiamato ‘fotografia’.
Questa diffusione indiscriminata sta paradossalmente rischiando di riportare nell’anonimato anche i buoni lavori. Cosa fare allora? Un modo sicuramente interessante per avere visibilità è partecipare a contest e awards e in questo internet ci da un aiuto prezioso. Ovviamente si deve avere un prodotto almeno interessante per sperare di ottenere qualche riconoscimento e quindi per essere visti. In qualche modo i concorsi dovrebbe, almeno nelle intenzioni, selezionare il meglio di e quindi portare in evidenza ed elevare dal bazar dell’immagine solo le eccellenze. Naturalmente è importante la qualità del concorso che spesso è data dal presidente di giuria e dalla giuria stessa. Vincere il concorso parrocchiale essendo giudicati da Don Alfredo può essere gratificante per il tuo ego, ma difficilmente ti aprirà ad una importante visibilità. Avere una menzione o vincere un contest con Steve McCurry, Paolo Pellegrin o Grazia Neri in giuria è sicuramente un’altra cosa.
Dicevo che internet aiuta, ma ha anche il suo rovescio della medaglia. Mentre da un lato la velocità e l’immediatezza nella diffusione è un plus per mostrare al mondo quanto prima i propri lavori e i milioni di visitatori aumentano le probabilità di essere visti dalla ‘persona’ giusta dall’altro le regole della competizione si fanno sempre più animalesche. Come te ci sono altri milioni di persone che partecipano al gioco, con le tue stesse aspettative. I competitor sono sempre più agguerriti. Il successo della vincita di un awards dura poco più del tempo di un post su Facebook o di un articolo sul tuo blog. Se sei fortunato dura il tempo della presenza in edicola di una rivista fino all’uscita successiva. Per certi aspetti tutto questo può essere anche gratificante, parafrasando una celebre canzone ‘uno su ventimila ce la fa’, ma il rischio di un ritorno veloce nell’anonimato è molto più alto. Una volta potevi vincere anche un contest per un ‘colpo di fortuna’ e la eco della notizia rimaneva per molto tempo e su quella potevi investire il tuo futuro. Oggi non è così. Devi essere sempre lì, il più in alto possibile e la fortuna ti può aiutare una volta forse due ma poi i risultati continui ad averli solo se sei veramente bravo.
Questa lunga premessa che, a prescindere da una sorta di autoincensimento per quanto segue, credo faccia un’analisi obiettiva e dia anche – per quanto le mie povere parole possono valere – dei consigli a tutti coloro, soprattutto giovani, che stanno avvicinandosi adesso al mondo della fotografia, mi permette di introdurre e condividere con tutti voi che seguite il blog questa notizia comunicatami giusto pochi giorni fa. Sono stato eletto Photographer of the Year 2011 dall’ [Ag]WPJA ossia una delle più importanti associazioni americane di wedding photographers che raccoglie – così si qualifica* – il meglio della fotografia internazionale fotogiornalistica nella sua forma artistica nel settore dei matrimoni.
- *AG|WPJA members are international wedding photojournalists, who excel both in creating outstanding images through a documentary approach, and in the art of post-production processing of wedding photographs. In a nutshell, AG|WPJA photographers take great candid pictures, enhance them using the technology available, and deliver museum-quality images from your wedding day.
Per raggiungere questo traguardo non basta vincere un concorso, ma è frutto di una serie di vittorie e piazzamenti continui.
Questo riconoscimento può sembrare un punto di arrivo, in realtà proprio per quanto detto in precedenza, non è altro che uno stimolo ad andare oltre. A cercare nuovi traguardi, a superare altri limiti. Ti spinge a lavorare anche sul tuo modo di vedere il mondo attraverso la ‘camera’ per esplorare nuove prospettive fotografiche e aprirsi così a nuove sfide e diversi obbiettivi. Ma da adesso è ancora più dura.
Non è mia intenzione esaltarmi, ma sono orgoglioso di questo risultato e avevo voglia di condividerlo con chi mi segue. Come ho scritto in un altro mio post, per la fotografia ho sacrificato tanto, ma la fotografia se ne hai le capacità e un po’ di fortuna di rende indietro molto di più.
Buona luce
Matteo" rel="external nofollow">Matteo 20 Marzo 2012 at 22:33
Complimenti, meritatissimo!
Matteo
Edoardo 21 Marzo 2012 at 07:17
Grazie Matteo!
Roberto Panciatici" rel="external nofollow">Roberto Panciatici 21 Marzo 2012 at 08:30
Congratulazioni, Edoardo. I tuoi scatti sono da sempre un’ispirazione per i giovani fotografi come me, nonché un grande stimolo a migliorarsi continuamente. Spero che un giorno riuscirò anche a trovare le risorse per farmi un bel Nikon Travel con te! Hai tutta la mia stima, che ti assicuro non è poca. Sei uno dei grandi nomi di cui l’Italia deve andar fiera. Grazie, grazie, grazie.
Claudia Zuber" rel="external nofollow">Claudia Zuber 21 Marzo 2012 at 08:32
Grazie 🙂
Giuseppe" rel="external nofollow">Giuseppe 21 Marzo 2012 at 08:52
Congratulazioni… e grazie per le parole che scrivi.
Parole che diventano un insegnamento all’umiltà, che ci scuotono affinché possiamo riflettere su noi stessi e sul nostro lavoro…
Con la speranza che la giungla mediatica, quali sono i social-network, non inghiotta punti forti e di riferimento come te.
Giuseppe
Edoardo 21 Marzo 2012 at 08:56
Grazie Roberto, troppo gentile. Ti aspetto!!!!!!!
Edoardo 21 Marzo 2012 at 08:59
Grazie Giuseppe. Credo che alla fine e direi per fortuna se vali qualcosa questo prima o poi emerge. Questo mio post vuole essere anche un consiglio dato dal cuore a tutti quei giovani di talento che alcune volte si sentono un po’ demoralizzati. Forza!!!!
marco m" rel="external nofollow">marco m 21 Marzo 2012 at 09:01
complimenti edoardo, sei un riferimento per tutti i fotografi italiani 🙂
Edoardo 21 Marzo 2012 at 09:25
Grazie Marco!!!!!!!
Rino Cordella" rel="external nofollow">Rino Cordella 21 Marzo 2012 at 09:32
Complimenti Edoardo, per le tue belle immagini ma anche per la tua umiltà! Condivido pienamente che sei un riferimento per tanti. Continuo a seguirti con grande piacere. A presto!!
Edoardo 21 Marzo 2012 at 09:44
Grazie Rino, sempre molto gentile
Cristina Insinga" rel="external nofollow">Cristina Insinga 21 Marzo 2012 at 10:12
Complimenti Edoardo! Sono davvero felice per questo premio, meritatissimo tra l’altro!
Sei un grande professionista, ma prima di tutto sei una grande persona che attraverso la fotografia ci fa scoprire nuovi modi di vedere e di concepire le situazioni, le persone e quello che ci sta intorno, e sono contenta che questo premio così importante lo abbai vinto tu.
Ti ringrazio davvero per la condivisione su questo blog dei tuoi successi, dei tuoi reportage, delle tue “dritte” sul come porgersi al mondo della fotografia, sono un grande aiuto e un forte stimolo per cercare di fare sempre meglio per me, e per tutti i giovani fotografi e aspiranti tali.
GRAZIE e ancora complimenti!
Edoardo 21 Marzo 2012 at 10:49
Grazie a te Cristina, spero nel mio piccolo di fare qualcosa che possa essere di aiuto a molti che si avvicinano al mondo della fotografia!!!!
Cristina Marchini" rel="external nofollow">Cristina Marchini 10 Aprile 2012 at 11:47
Grandissimo maestro rappresenti per me Edoardo! Complimenti davvero per questi riconoscimenti continui, te li meriti perchè il dono che hai è non solo di catturare il momento perfetto e le emozioni, ma anche la postproduzione aiuta ad enfatizzare le tue fotografie. Quindi ti ammiro moltissimo perchè oltre che essere nikonista come me (GRANDEEEE), hai esperienza sia nel fotografare con la giusta sensibilità, sia poi di far vivere una fotografia in fase di stampa o di diffusione web. Credo sia giusto che chi fa tanti sacrifici, abbia merito per il suo lavoro se fatto bene e con dedizione continua. Ti prendo ad esempio e come consigliavi tu, sperimentare sperimentare….lo sto facendo, per me la strada è ancora lunga e so che devo lavorare ancora tanto…, sono ancora una novellina come professionista ;)))) Grazie ancora! Cristina
Edoardo 10 Aprile 2012 at 14:15
Grazie Cristina per le belle parole che scrivi… Unico ‘appunto’: di post ne faccio veramente molto poca!!!!!!