Quando Fabiola, la sposa, mi disse che voleva sposarsi a San Galgano mi si illuminarono gli occhi. E’ un posto magico e tutte le volte che torno in quella splendida abbazia ricevo delle emozioni uniche. Quando poi mi disse che era in notturna, beh – fotograficamente parlando – le manifestai tutto il mio entusiasmo.

Quest’anno mi è capitato diverse volte di fotografare a San Galgano ma mai di notte anche perché, a detta della sindaca di Chiusdino che ha celebrato il matrimonio, è stato il primo nella storia della ‘chiesa senza tetto’.

La sposa si è preparata a pochi chilometri da San Galgano, nell’agriturismo Il Poggiaccio dove poi farà anche il ricevimento di nozze. Esce dal suo appartamento poco prima dell’imbrunire quando il sole è da poco tramontato e la luce naturale si sovrappone a quella gialla dei lampioni. Un pallido rosa dipinge, come un morbido pastello, le nuvole in cielo.

Non ci sono parole per descrivere il momento. Fabiola e Paolo, lo sposo, raggiungono l’abbazia di San Galgano che è già buio. E’ incredibile vedere questa meraviglia di architettura illuminata di un giallo tenue che si stacca nel blu intenso che precede la notte. La luna piena si affaccia da una delle tre finestre giusto in fronte all’altare e sembra salutare gli sposi. Che silenzio. Non ci sono i turisti e i visitatori a romperlo. Una leggera bruma si alza nella campagna circostante. Non fa freddo anche se ha piovuto fino a poche ore prima.

Anche la sindaca è emozionata. Ringrazia gli sposi per averle dato l’opportunità di celebrare il primo matrimonio di notte in questo posto da favola. La cerimonia è semplice ma intensa. Le note che vibrano dalle corde di un violino rendono il tutto quasi mistico. San Galgano dà questo. Credo sia una dei luoghi più romantici della terra per sposarsi e la notte ne aumenta il fascino.

 

Finita la cerimonia, dopo i baci e abbracci di rito (rotti anche da qualche pianto di emozione dello sposo) mi sono dedicato una decina di minuti a fare delle foto di coppia. Ho voluto sfruttare e combinare la calda illuminazione della abbazia di San Galgano con la luce più fredda del flash. Mi è piaciuto anche giocare con le ombre e le silhouette come a cercare di trasmette il silenzio nella fotografia. Poi siamo tornati al Poggiaccio per la cena di nozze.

Mi è piaciuto lavorare come Fotografo a questo matrimonio. E’ stata anche una sorta di sfida perché non è stato facile prendere fotografie praticamente tutte di notte. Non ho usato il flash se non per qualche ‘back’ e ho cercato di sfruttare il più possibile la luce dell’ambiente. Una piccola lampada a led mi ha schiarito gli sposi in qualche situazione tipo al lancio del riso o in alcuni momenti della cerimonia. Cercare di cogliere dei momenti in stile con la mia visione reportagistica e foto giornalistica del matrimonio è stata la difficoltà più grande perché non è nella mia fotografia usare il flash frontale e la luce era veramente scarsa. Credo però di esserci comunque riuscito. Da molte fotografie traspare il legame profondo che lega la coppia. Un rapporto che si estende anche ai figli. Insomma sono stato felice e privilegiato a fare questo servizio fotografico per il loro matrimonio: grazie Fabiola e Paolo.

Fotografo del Matrimonio: Edoardo Agresti, Sergio Buonaiuti
Location del Matrimonio: Abbazia di San Galgano
Location del ricevimento del Matrimonio: Podere il Poggiaccio

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