I Social Foto ‘Umarells’
I miei momenti in attesa delle spose spesso li passo a pensare e questa volta voglio condividere alcune riflessioni. Sono ormai diversi anni che ho un profilo Facebook e nel corso di questo tempo mi sono accorto che sui social sta emergendo con prepotenza una figura curiosa. A Bologna si chiamerebbe il Social Umarell, non mi viene in mente l’equivalente toscano, consigli sono ben accetti.
Gli Umarells (termine coniato dal blogger Danilo Masotti) sono quegli ometti, in genere pensionati, che li trovi con le mani dietro la schiena a guardare quello che succede nella loro città. I cantieri stradali o i palazzi in costruzione sono le loro mete preferite. ‘Li puoi trovare a un incrocio dove è appena avvenuto un incidente, o in un autobus strapieno a litigare con chi li ha leggermente spintonati…’ oppure in coda già dall’alba per l’apertura degli sportelli postali o dei supermercati e non provare a ritardare di un minuto la salita della saracinesca che ti prendi del lavativo che non vuol lavorare. Non sanno come passare il tempo, ma sanno tutto di tutti e sono sempre pronti a dare consigli e il più delle volte a criticare. In genere non c’è niente che vada bene: dall’estate in cui fa troppo caldo, all’inverno in cui fa troppo freddo per non parlare delle mezze stagioni che ormai non ci sono più. Insomma farsi i cazzi degli altri e avere sempre da ridire è il loro passatempo, oserei dire la loro missione nella vita. Mi perdoni e mi corregga qualche bolognese doc se ho detto delle imprecisioni o delle cose non vere, ma, questa volta, non ho trovato un termine fiorentino che fosse più calzante.
Gli alter ego di queste figure stanno invadendo Facebook. Mi direte che non poteva essere altrimenti visto la struttura del Social, forse è vero ed è altrettanto vero che mi stanno altamente sulle scatole. Mentre i pensionati bolognesi alla fine fanno anche tenerezza i Social Foto Umarells fanno rabbia. Persone frustrate dalla vita, invidiose, spesso prepotenti e arroganti che mai si sognerebbero di mettere un ‘mi piace’ sotto una foto postata da un collega se questo in qualche modo non è nelle loro grazie. Non importa se quella foto è di una bellezza imbarazzante, non c’è niente da fare, non si mette quel ditino all’insù. È più forte di loro. Però… Prova a scrivere ‘buon pomeriggio’ trenta secondi dopo le 17 ed ecco che fanno la loro magica apparizione con un commento pungente sulla tua bacheca. Alcune volte restano nascosti, te sai che ci sono, ma ancora non si sono materializzati. Spesso stanno in attesa di vedere che taglio prende la conversazione per intervenire al momento topico. Non c’è mai una proposta, un suggerimento che possa alimentare una discussione civile. Sono convinti di essere nel giusto e si sentono in diritto di pontificare verità assolute. Raramente sono da soli – in tal caso difficilmente intervengono – perché devono condividere le loro esternazioni e quindi dopo il loro primo commento ecco apparire l’altro a sostegno, si alimentano a vicenda.
E poi così come magicamente sono apparsi altrettanto magicamente spariscono; hanno scritto, hanno criticato, talvolta insultato e poi se ne tornano nell’ombra, nel silenzio. Il loro compito al momento si è esaurito, ma non crediate siano scomparsi. Sono sempre lì, pronti a rimettere le mani dietro la schiena e ad incamminarsi verso un nuovo cantiere; pronti a sbirciare dallo strappo della copertura dei lavori in corsi e ad esternare con autorità competenze urbanistiche, conoscenza perfetta dei materiali edili e delle tecniche di pavimentazione, di idraulica e anche di architettura sullo scavo che hanno davanti. Prova a scrivere qualcosa e vedrai, il Social Foto Umarell è lì stanno certo.
Buona luce