State per sposarvi? Leggete, se vi va, e poi fate quello che vi pare. [Prima parte]
E’ tempo di vacanze e di letture estive. Le coppie di fidanzati in genere più tranquille e rilassate, iniziano a pensare al matrimonio, guardano le riviste di settore, pensano alle location, alla chiesa, al ricevimento, qualcuna inizia anche a guardare ai fiori e al fotografo. Quanto segue vogliono essere dei semplici consigli alle future coppie di sposi in modo da programmare forse più coscientemente il grande giorno. Una sorta di decalogo semiserio che sottende, a mio parere, delle piccole verità. Cose in apparenza superficiali, talvolta dei suggerimenti che possono sembrare anche banali, ma che credo possano aiutare a rendere più fluido e gradevole lo scorrimento del giorno matrimonio. Senza naturalmente prevaricare nessuno o mettere in discussione le professionalità altrui mi sono permesso di elencare una serie di cose – a mio parere – da non fare nella preparazione o durante il matrimonio stesso.
Sono solo delle mie riflessioni frutto però di oltre venti anni di esperienza come fotografo di matrimonio. Chi si sposa – magari per la prima volta -, pur cercando di organizzare il tutto nel migliore dei modi non ha un’esperienza tale alle spalle da poter prevedere o essere a conoscenza delle dinamiche talvolta molto simili tra loro che seguono a certi episodi.
Partiamo proprio da questo, l’inesperienza. Credo sarebbe importante affidarsi ad un/a bravo/a wedding planner. Questa figura ancora stenta un po’ a decollare tra le coppie italiane mentre è in linea di massima sempre presente tra le coppie straniere e in particolare tra quelle che decidono di sposarsi fuori dal loro paese di origine. La presenza di un tale professionista, se bravo e competente, aiuta indubbiamente a pianificare al meglio il vostro matrimonio evitando così di stressarvi la vita anche il giorno stesso, permettendovi di godere maggiormente il vostro giorno. Ho visto spose che, nel tentativo di avere tutto sotto controllo, praticamente non hanno smesso un attimo di rispondere al cellulare per risolvere problemi o questioni dell’ultimo momento.
Trucco e parrucco. A mio parere credo sia importante, e parlo in particolare per le spose, non lasciarsi influenzare dal ‘mi raccomando poco e che non si veda‘. Il trucco si deve vedere! Ovviamente attenzione a non cadere nel volgare o nel farvi fare qualcosa di eccessivo che non vi appartiene, ma questi trucchi quasi inesistenti li trovo veramente inutili. Altra cosa è l’acconciatura. Ho visto spose che al naturale, magari con i capelli sciolti, con dei riccioli che gli scendevano sul collo stavano benissimo per poi invecchiare di colpo di 10 anni dopo che il parrucchiere ci aveva lavorato su per oltre due ore. Qualche volta sarebbe sufficiente una semplice spilla a fermare di lato una morbida treccia per valorizzare un volto già bello di suo.
Abito. Sempre più difficile trovarne di nuovi e originali, ma credo che alla fine sul gusto non si discuta. Se lo hai scelto e ti piace allora è bello. Un suggerimento invece che riguarda la parte fotografica. Quell’abito che voi spose indossate e che certamente, nella maggior parte dei casi, avete pagato forse più dell’intero servizio fotografico, lo porterete quella volta sola. Non ci saranno altre occasioni – salvo qualche rara eccezione – di metterselo nuovamente. Quindi, capisco che debba arrivare intonso alla cerimonia, ma dopo godetevelo, non abbiate più paura di sporcarlo, lasciatelo strusciare in terra mentre camminate, giocate con il velo, pensate a divertirvi. Voi vi sentirete più a vostro agio e le fotografie ne trarranno sicuramente vantaggio.
Ah… se indossate quei vestiti senza spalline che quando andate a chiuderli vi sembra di soffocare da quanto sono stretti, ecco sappiate che non vi cascheranno mai. Quindi quando camminate, state serene e non continuate a portarvi le mani sulla scollatura per ‘tirarlo su’, lì era e lì resterà fino a quando non ve lo toglierete.
Chiesa e addobbi floreali. Non mi permetto di criticare la professionalità di nessuno, come ho premesso, ma talvolta si vedono queste composizioni che definisco a 180°. Spesso bellissime se viste dalla platea, ma impresentabili se viste dall’altare. Dato che sto rivolgendomi ai futuri sposi, accertatevi voi che il fiorista prepari qualcosa che sia bello nel suo insieme. Sappiate che la maggior parte delle fotografie le avrete dall’altare e non dalla platea, quindi gli allestimenti devo essere presentabili da ogni parte.
L’uscita di ‘casa’. Un po’ di ritardo nell’arrivo in Chiesa è d’obbligo, ma cercate di contenerlo nei 15-20 minuti. Pensate sempre che alcuni invitati sono arrivati magari già da tre quarti d’ora e che magari fa caldo o freddo o piove a seconda delle stagioni. Notoriamente la messa è più lunga del solito e quindi un ritardo eccessivo farà di conseguenza slittare o affrettare tutto, dai baci e abbracci a fine cerimonia, alle eventuali foto in esterni, all’aperitivo, alla cena e al dopo cena. Ho visto spose che, pur essendo già pronte molto prima dell’ora prefissata, hanno voluto per forza fare oltre un’ora di ritardo compromettendo poi tutto il prosieguo della giornata. E’ una cosa senza senso, da evitare salvo imprevisti che come tali non si possono prevedere.
Sempre per restare in tema Chiesa, voglio soffermarmi sui baci e abbracci a fine cerimonia. Nei matrimoni di tradizione anglosassone gli sposi dopo le firme escono per primi e si fermano in fondo al corridoio centrale sia questo di una chiesa o di una location esterna. A quel punto ogni invitato in fila si ferma a salutare e a congratularsi con gli sposi. Lo so noi siamo italiani e non ci piacciano le code e devo dire che questa cosa molto inglese per certi aspetti la trovo troppo formale anche io. Però spesso si assiste a delle scene inspiegabili. Gli invitati assalgono gli sposi già dentro la chiesa per poi, non si capisce perché, ripetere i baci e gli abbracci fuori dalla chiesa, per poi ribaciare e riabbracciare appena arrivati al ricevimento. Non dico che non si debba fare ci mancherebbe, però spesso queste manifestazioni ripetute d’affetto durano anche un’ora dopo la fine della cerimonia e talvolta i tempi che noi fotografi abbiamo per fare qualche esterno – se richiesto – si assottigliano sempre di più. Quindi a meno che non vi sposiate alle 3 di un pomeriggio di giugno (ma mi è capitato comunque di fare gli esterni alle 19,30 e anche di corsa perché alle 20 era prevista la cena) cercate di limitare temporalmente la fase di baci e abbracci alla fine della cerimonia tanto poi dall’aperitivo alla cena al dopocena ci saranno tante altre occasioni per farlo.
Con quest’ultimo consiglio termino la prima parte di questo articolo. Vi invito a leggere, a breve, anche la seconda parte che riguarderà gli esterni, il ricevimento, le foto di gruppo, la cena e il dopo cena con balli e affini.
Ovviamente quanto scritto sono dei semplici suggerimenti di un piccolo fotografo, poi alla fine sentitevi liberi di fare quello che volete.
Buona luce