Blog di Edoardo Agresti FotografoA Fiesole, nella collina che domina Firenze, un matrimonio a sorpresa

A Fiesole, nella collina che domina Firenze, un matrimonio a sorpresa

21 Mar, 2019

Quando la madre della sposa ha sentito la parola ‘matrimonio‘ ha iniziato a guardarsi intorno pensando di non aver capito. Ma la reazione di tutti i presenti è stata la stessa. Anche gli invitati, compresa la sorella che nel frattempo era stata chiamata a fare da testimone di nozze, non ne sapeva niente e la sorpresa è stata generale.

Gli ospiti erano stati invitati per celebrare il battesimo del ‘nuovo arrivato’. Qualcosa di veloce ed informale in un pomeriggio invernale, una sorta di merenda/cena tra un gruppo ristretto di amici. E invece all’insaputa di tutti (io come fotografo lo sapevo già da alcuni mesi) hanno deciso di unire le due cose e di celebrare anche il loro matrimonio.

Incredibilmente sono riusciti a mantenere la cosa segreta fino all’altare quando Don Roberto, il prelato ufficiante nonché parroco della chiesa di Santa Maria Primerana a Fiesole, chiama la sorella della sposa che, non essendo la madrina, fa cenno al prete di non essere lei. Invece Don Roberto insiste e, quando la primogenita della coppia si presenta con le fedi nuziali e si inizia a leggere il rito del matrimonio, tutti capiscono cosa sta accadendo.

I genitori dello sposo piacevolmente attoniti, quella della sposa meravigliati, increduli ma altrettanto felici.

E’ stata una bella giornata con qualche invitato che scherzosamente si lamentava per il vestito ‘sbagliato’ e le scarpe informali. Ma è stato tutto molto carino. Senza quelli sfarzi talvolta troppo ostentati e quelle sfilate di moda degli invitati. Anche il ricevimento, tenuto nella Villa Aurora sempre a Fiesole a pochi passi dalla chiesa, è stato in linea con la scelta: un aperitivo in piedi, un buffet di qualche primo e della pizza sfornata calda. Niente balli o dopo cena. Taglio delle torte e tutti a casa a godersi un sabato sera in famiglia.

Note sulla fotografia

Voglio spendere giusto due parole proprio per la scelta della lavorazione delle fotografie del matrimonio. Ho voluto, come fotografo, cercare di togliere il tempo allo scatto, idea su cui sto lavorando da qualche tempo. Così ne è uscito fuori un bianco e nero non violento con dei toni scuri mai troppo chiusi o contrastati. Una leggera grana proprio per accentuare questo senso di sospensione temporale e dare anche un tocco di informalità in sintonia con la scelta degli sposi.