Dal matrimonio al new born, un approccio fotografico omogeneo
Sono passati meno di due anni da quando Elena e Rachele si sono sposate. Una bella storia d’amore che le ha portate a ufficializzare la loro unione nel Comune di Fiesole davanti al Sindaco della città, Anna Ravoni. Quel giorno seguì una bellissima festa di nozze a Villa Il Rinuccino dove, tra musica e canti, si andò avanti per gran parte della notte.
Da qualche mese, Elena e Rachele, sono diventate mamme di due splendidi gemelli, maschio e femmina. Come per il giorno del loro matrimonio ho avuto, anche questa volta, l’onore di fotografare l’inizio di questa nuova avventura e io l’ho fatto nell’idea di continuare la loro storia di coppia.
Il mio approccio alla fotografia, sia nel New Born che nella Maternity, è sempre lo stesso che da anni caratterizza i miei lavori fotografici sul matrimonio: raccontare una storia con un approccio reportagistico e documentario. Immagini colte, attimi presi, situazioni reali che trasmettono emozioni e dovranno stimolare nel tempo – almeno nelle mie intenzioni – i ricordi di quei momenti vissuti. Ed è così che ho lavorato con i loro gemelli. Elena e Rachele mi hanno nuovamente aperto la loro casa; io mi sono fatto trasparente e ho lasciato che gli eventi accadessero fotografando una giornata tipo della coppia.
Credo che questa fotografia – nota anche come Life Style – possa essere un modo alternativo ai classici ritratti legati al mondo della Maternity e del New Born. Peraltro quel genere fotografico, nella sua ‘classicità’, necessita di professionalità e competenze ben specifiche oltre a disporre di una tecnica e di attrezzature idonee che non mi appartengono. Questo mio modo di raccontare l’attesa di una nuova nascita e i primi mesi di vita dei nuovi arrivati può essere invece qualcosa di complementare che suscita delle emozioni e stimola dei ricordi molto diversi. Penso che necessiti anche di una particolare sensibilità al racconto, al saper cogliere la luce e le situazioni perché non si costruisce, non c’è staged (verrebbe meno lo spirito stesso di questo approccio diverso al genere), ci si deve muovere in punta dei piedi e ci deve essere anche una certa empatia con i genitori pur ‘rimanendo nell’ombra’.
Per saperne di più
Spero che queste fotografie siano state più esplicative di quanto ho scritto sopra e se qualcuno fosse interessato a un servizio fotografico analogo (di maternity e/o new born) non ha che da contattarmi: agresti.edoardo@gmail.com
Ho anche aperto una mia pagina Instagram dedicata alla fotografia di gravidanza e di new born che vi invito a seguire cliccando qui