Perché affidarsi ad una brava wedding planner per il proprio matrimonio?
La figura della Wedding Planner – coniugata generalmente al femminile visto che la maggior parte di loro sono donne – è molto nota nei paesi anglosassoni ed è considerata un elemento fondamentale, anzi direi indispensabile nell’organizzazione del proprio matrimonio.
In Italia, per le coppie italiane, non è ancora così diffusa. Soltanto una piccola parte dei futuri sposi affidano la pianificazione del ‘loro’ giorno ad una professionista. Perché? Prima di tutto credo sia una questione culturale, noi italiani pensiamo che meglio di noi non ci sia nessuno e quindi perché dovrei pagare qualcun’altro per ciò che sicuramente so fare meglio? E poi c’è questa paura di andare a spendere di più. A tal riguardo uno dei punti che si sottolineano nel sito della più importante associazione di wp londinese è proprio il contrario: hire a wedding planner to save money.
Fermo restando che in ogni professionista che ruota intorno all’evento matrimonio c’è quello bravo, quello meno bravo, quello geniale, quello approssimativo, quello onesto, quello furbetto, quello competente, quello da evitare e quello da consigliare, anche le wedding planner non sono tutte uguali. Scegliere quella in gamba è molto importante*. Come fare? Esistono i loro siti internet o le segnalazioni nei blog di settore, ma credo che il passa parola sia la cosa più importante.
Quello di cui parlo, naturalmente, si basa sulla mia esperienza che mi ha fatto avvicinare e iniziare delle collaborazioni con un numero alto ed eterogeneo di professioniste*. Alcune di esse mi hanno introdotto in ambienti e mondi di cui avevo conoscenza solo attraverso film e che non pensavo potessero essere reali. Ma non è questo l’argomento dell’articolo. Avrò modo di parlare in un’altra occasione dei ‘luxury wedding’.
A cosa serve una wedding planner? Beh se è brava e competente direi a tutto. Se non lo è, alla fine provoca solo intralci, tensioni inutili e confusione. Molti pensano che la sua presenza sia necessaria soltanto per i cosiddetti ‘destination weddings’ ossia per quelle coppie che decidono di andare in un altro paese rispetto a quello di residenza per il loro ‘big day’. Ovviamente in quel caso il suo lavoro è più complesso perché, oltre ad organizzare l’evento, spesso si occupa anche di raccogliere e presentare tutta la documentazione per ufficializzare l’atto e/o gestire gli invitati negli spostamenti e nelle sistemazioni alberghiere. Ma pensiamo anche alle coppie italiane. Quante volte ci siamo trovati davanti a delle spose che al giorno del matrimonio arrivano stanche, stressate, con il cellulare sempre all’orecchio e spesso non vedono l’ora che sia tutto finito per rilassarsi? Talvolta c’è una sorella, un’amica che si offre di dare una mano, ma sarà poi lei, sobbarcata di responsabilità, a non godersi la giornata. Fosse solo per questo la presenza di una wedding planner sarebbe giustificata. Una brava wedding planner inizia a pianificare il proprio lavoro con molti mesi, talvolta anni in anticipo. Benché l’imprevisto, essendo tale, è sempre alla porta, rivolgersi a una brava wedding planner darà alla coppia una serenità generale e una tranquillità in modo da permetterle di godersi il loro giorno.
Grazie alla sua esperienza riesce a presentare alla coppia miriadi di soluzioni alternative nelle location e nei caterer, a suggerire idee, a proporre professionisti con i quali ha già collaborato da tempo e di cui si fida. Quest’ultimo elemento è importante. Ogni wedding planner nel corso degli anni, anche se sempre aperta a nuove collaborazioni, finisce per circondarsi di un team di persone che insieme fanno gruppo e dei quali conosce i risultati e l’affidabilità. Ecco perché talvolta gli sposi possono anche risparmiare dei soldi, proprio perché la wedding planner ha un potere contrattuale nei confronti dei cosiddetti ‘fornitori’ (un termine generalmente usato dalle wp per identificare i loro collaboratori, ma che, con tutta onestà, non mi piace) legato a una continuità lavorativa. Io posso fare un prezzo particolare o fornire dei servizi aggiuntivi perché so che avrò altro lavoro e questo senza minimamente discriminare la qualità. Vale per me come fotografo, ma anche per il fiorista, la villa, il castello, la make-up artist, il parrucchiere, il catering e così via.
Mi piacerebbe approfondire di più l’argomento wedding planner. Ho solo detto una minima parte di quello di cui si occupano. Non ho parlato delle responsabilità a cui vanno incontro – non che quella del fotografo sia da meno -, dei contratti blindati che devono far firmare per tutelarsi da spose isteriche, dell’abilità diplomatica che devono avere per venire incontro alle esigenze più assurde, del sorriso che si devono stampare nel relazionarsi con il cliente anche se vorrebbero esplodere in un pianto, delle notti insonni per studiare piani B, C, D. Non ho affrontato l’argomento budget, ma ho visto realizzare dei matrimoni bellissimi che, anche se avevano dalle risorse limitate, grazie alle idee semplici, economiche ma scenografiche avute dalla wedding planner si sono trasformati in eventi unici. Ovviamente è il sogno di tutte non avere limiti di spesa, ma anche nel campo dei luxury wedding dove si parla in termini di milioni di euro sappiate che non c’è nessun ‘ricco’ a cui piace buttare via i propri soldi.
Non voglio dilungarmi troppo, anche se ci sarebbe molto altro ancora da dire, e concludo con un consiglio alle coppie italiane che stanno progettando il loro matrimonio. Ripensate alla possibilità di avere una wedding planner che vi aiuti nel vostro giorno, cercatela brava e competente*, vedrete che il vostro matrimonio sarà ancora più bello e voi arriverete più tranquille e rilassate all’evento. La wedding planner è una sorta di architetto del matrimonio e, se vogliamo continuare nell’analogia, anche io quando ho ristrutturato la mia casa pensavo di poter fare tutto da solo perché credevo di avere delle idee geniali, ma quando mi sono consultato con un architetto mi si è aperto un mondo con idee e soluzioni a cui non avrei mai pensato senza, per questo, aver compromesso la mia personalità. Solo abbiamo iniziato a pensare insieme e alla fine ho avuto la MIA casa come voi avrete il VOSTRO matrimonio.
Buona luce
*Sarò ben lieto di dare i nomi di alcune di loro che ho avuto modo di apprezzare per competenza e professionalità a quelle coppie che me ne faranno richiesta (questo non vorrà dire che non ce ne siano altre comunque brave, anzi).